In occasione dell'uscita del sequel di Transformers, la Asylum replica facendo uscire il sequel della sua versione dei robottoni giganti che invadono la terra, con un titolo che di nuovo ricalca l'originale da plagiare: "Transformers - Revenge of the fallen" diventa "Transmorphers - Fall of man". E visto che col primo si era finiti col fare più un plagio di Terminator o Matrix che non di Transformers, ci si è rifatti con questo sequel, che in realtà è un prequel ambientato nel presente, in cui i cosiddetti transmorphers danno inizio alla loro invasione: così veniamo a sapere che in realtà essi sono già nascosti fra noi, transmorphati da oggetti elettronici d'uso quotidiano quali cellulari, antenne paraboliche e cose così, oltre che naturalmente mezzi di locomozione come i suv. In tutto questo guazzabuglio ci sono alcuni personaggi che tentano di salvare la pelle, ma il destino dell'umanità è ormai segnato: con tutti i negozi d'elettronica e le concessionarie d'auto trasformate in legioni di robot assassini all'essere umano non resta altro che nascondersi sottoterra e pianificare la propria resistenza per un paio di millenni a venire.
Il film, come dicevo, è chiaramente più simile all'originale plagiato rispetto al suo predecessore, ma questo non lo penalizza; anzi siamo di fronte forse a uno dei film della Asylum più "normali", senza particolari momenti di comico involontario dovuti a peccati d'ambiziosità come è accaduto nel primo, in cui ci siam ritrovati addirittura i protagnisti svolazzare a cavallo di motorette volanti che personalmente mi hanno fatto pensare molto a Megaforce. Sono anche passati due anni nei quali lo standard degli effetti speciali di casa Asylum si è elevato abbastanza rispetto alla grafica da Nintendo 64 dei primi mockbuster; per il resto la trama è semplicemente "gente che scappa dai robot assassini" e tanto basta per farne un film sicuramente migliore del sequel di Transformers, e che può essere potenzialmente apprezzato tanto dall'esperto cultore trash della Asylum quanto dal telespettatore medio che confonde originali e plagi.
Da segnalare nel cast la presenza di Shane Van Dyke, nipote di Dick Van Dyke (lo spazzacamino di Mary Poppins e il detective in corsia), e Bruce Boxleitner, protagonista del telefilm fantascientifico Babylon 5 che, per chi non lo ricordasse, era a sua volta un taroccamento di Star Trek, anche se fatto molto molto bene.
Nessun commento:
Posta un commento