mercoledì 5 maggio 2010
Luigi Cozzi: Paganini Horror
Cosa può accadere se una band per ritrovare l'ispirazione e comporre un nuovo pezzo da un milione di copie si affida ad un antico spartito, scritto da Niccolò Paganini?
Accade che che ne esce un film horror molto noioso e poco ispirato, con un doppiaggio italiano scandaloso, effetti speciali ilari e (soprattutto) filtri sulla macchina da presa che dipingono tutto di blu, per simulare, con scarsi risultati, la notte.
Come detto sopra, i protagonisti sono i membri di un gruppo musicale - accompagnati dalla produttrice - che per registrare un nuovo singolo si impossessano di uno spartito (La Danza delle Streghe), un inedito di Paganini e affittano per filmare il videoclip una villa in cui si dice il grande violinista abbia vissuto.
Dopo le prime prove con gli strumenti in mano, però, iniziano ad accadere strani avvenimenti e poco per volta tra esplosioni, scosse elettriche e pugnal-violinate, gli occupanti della casa iniziano a sparire.
In un vortice di orrore i sopravvissuti, che minuto dopo minuto diminuiscono sempre più, cercano di porre fine alla maledizione che aleggia nella Villa del Sol - "Non come sole in spagnolo, ma come la nota musicale".
Davvero imbarazzante il finale che pur lasciando trasparire un'idea di fondo accattivante, non fa che confermare la scarsezza del prodotto, che diventa una vera tortura per lo spettatore con il proseguire della visione.
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