Le tartarughe ninja sono il tipico fenomeno underground divenuto ben presto un franchise di successo, esploso negli anni ottanta specialmente grazie alla trasposizione a cartoni animati (che aveva reso l'originale e truculento fumetto, nato come una parodia del Daredevil marvelliano, molto più adatto a un pubblico di bambini) alla quale sono seguiti svariati film, videogiochi, giocattoli e così via, fino ai giorni nostri in cui l'industria americana dell'intrattenimento continua a scommettere su questi personaggi di successo (a tal proposito, sembra che nel 2011 arriverà un nuovo film live-action su di loro).
Il film che ora vado a recensire è stato prodotto l'anno scorso per festeggiare il venticinquesimo anniversario della nascita delle mitiche tartarughe, prodotto direttamente per la tv e distribuito nel mercato home video, la cui trama è questa: Le quattro tartarughe ninja della nuova serie animata si ritrovano, a causa di un incidente che ha aperto le porte di universi paralleli diversi, faccia a faccia con le tartarughe ninja degli anni ottanta; nella loro dimensione però sono giunti anche il tecnodromo con a bordo Krang e Shredder degli anni ottanta, e quest'ultimo, deciso a eliminare le tartarughe, resuscita la sua controparte della nuova serie (dove a suo tempo era stato messo fuori gioco dalle tartarughe), ma la cosa gli sfugge di mano dato che questo Shredder è infinitamente più malvagio di quello degli anni ottanta, tanto che si impadronisce del tecnodromo ristrutturandolo in modo da farlo diventare qualcosa di mille volte più potente di quel che era e deciso a distruggere le tartarughe ninja di tutte le dimensioni esistenti; e, per raggiungere tale scopo, giungerà fino alla dimensione delle originali tartarughe del fumetto originale...
Come avrete capito, l'idea di base di questo film è abbastanza originale e simpatica, ovvero festeggiare le tartarughe ninja ripercorrendo tutta la storia del franchise non solo facendo tornare sulla scena personaggi e situazioni della vecchia serie, ma anche facendoli interagire con quelli della nuova; perciò citazioni e autocitazioni abbondano, giocando molto sulle differenze fra le nuove tartarughe, più serie e razionali, e quelle vecchie, spensierate e giocherellone, come lo era d'altra parte un po' tutta la vecchia serie animata su cui non manca dell'(auto)ironia, come quando - appena giunte in quella dimensione - le nuove tartarughe chiedono alla April degli anni ottanta se lavorasse in un distributore di benzina, vista la tutona gialla. Insomma, siamo di fronte a un cartone che pur nella sua modestia (come dicevo, siamo di fronte a una produzione televisiva) centra perfettamente l'obiettivo, celebrando il compleanno delle tartarughe ninja nel modo migliore possibile, regalando uno spettacolo carino e anche un po' nostalgico (d'altra parte, chi se lo sarebbe mai aspettato di rivedere in azione le vecchie tartarughe degli anni ottanta? ;) ).
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