Che dire, signori, se non la serata più bella della mia vita almeno una menzione per quest'anno la vince di sicuro!
Con la splendida cornice della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il sottoscritto ha preso parte all'anteprima di un film destinato a passare, secondo il mio modestissimo parere, nella storia del TrasH, con la T e la H maiuscole!
Si tratta nientepopòdimenochè dell'attesissimo Machete, ultima opera di un Rodriguez (C'era una Volta in Messico) più in forma che mai! Ovviamente presenti alla visione i produttori(Aaron Kaufman
e Iliana Nikolic), il regista, l'attore principale (un esaltatissimo Danny Trejo), l'attrice coprotagonista (una bellissima Jessica Alba, in vestitino nero mozzafiato, NdJ.DP) oltre che amici e qualche comparsa.
Ma veniamo al dunque, sarete bramosi di leggere, in anteprima mondiale, la recensione di un Film tanto atteso quanto chiacchierato...
Bene, cominciamo con un po' di storia:
Parliamo del 2007, l'anno di uscita della seconda parte del "progetto Grindhouse", una "sfida collaborativa" tra Quentin Tarantino e Robert Rodriguez: Planet Terror.
Diretto da Rodriguez, questo film presentava, prima dei titoli di testa, un fake trailer di un fantomatico film, Machete, per l'appunto...C'è da dire che il personaggio di Machete compariva tra le idee bislacche di Robert fin dal 1994, e fin da quei tempi il volto del "dark hero" era, seppur solo nel magico mondo delle idee, quello di Danny Trejo.
Ma così divago, colpa mia... Vi basti sapere che approfittando del notevole successo di pubblico, unito alle minacce di morte ricevute in caso non avesse diretto quel film il prima possibile, il buon Robert si rimbocca le maniche e gira tutte le scene mancanti al famoso trailer, rendendolo il lungometraggio da me visionato!
Machete (Danny Trejo) è un agente federale messicano, un duro come non se ne fanno più, con un profondo senso della giustizia che lo mette spesso in situazioni al limite del suicidio... E proprio durante una di queste missioni che il nostro eroe cade in una trappola del signore della droga Torrez (uno Steven Seagal più grasso e grosso che mai) Dopo aver visto morire davanti ai suoi occhi la moglie (e, sembra, anche la figlia) e aver rischiato di morire bruciato per l'occasione Machete viene creduto morto. Ma così non è, e il nostro eroe riesce ad entrare illegalmente in Texas, dove conduce una vita da immigrato clandestino, vivendo alla giornata di piccoli lavoretti. Tutto insomma sembra procedere con la degradante lentezza della vita extracomunitaria, finchè Machete viene ingaggiato da Michael Benz (Jeff Fahey) per uccidere il Senatore repubblicano McLaughlin (Robert De Niro) in cambio di una cospicua somma di denaro...Ma l'ingaggio si rivelerà una trappola, e Machete dovrà cercare dapprima di scappare, e poi di vendicarsi di coloro che lo hanno portato a un passo dalla morte! Aiutato da una agente dell'immigrazione sexy e sfrontata, Sartana (Jessica Alba), una messicana combattente per i diritti dei suoi conterranei, Shé (Michelle Rodriguez) e suo fratello, Padre Benito del Toro (Cheech Marin) Machete affetterà chiunque gli si pari davanti prima di trovarsi faccia a faccia con il suo acerrimo nemico, colui che ha ammazzato sua moglie e sua figlia solo pochi anni prima!
Il film comincia fin da subito con una buona dose di inaudita violenza, le machetate non sono sicuramente tenute in disparte, anzi! Protagoniste assolute del film continuano a susseguirsi in turbinii di lame, arti mozzati, decapitazioni, fuoriuscite di budella (non vi anticipo nulla, lascerò a voi la visione del film) e quant'altro si possa chiedere a qualche lama ben affilata di tagliare.
Praticamente le occasioni in cui Machete usa un'arma da fuoco si contano sulle dita di una mano, e restano certamente nella memoria dello spettatore per la fantasia! Ma il nostro eroe non si limiterà a questo: dimostrerà dimestichezza anche con bisturi, seghetti da ossa, un tagliaerba, pezzi di vetro, e chi più ne ha più ne metta! (Seppure indubbiamente la sua arma preferita rimarrà sempre colei che da il nome al film e al protagonista).
Menzione speciale alla colonna sonora, sempre azzeccatissima e in grado di regalare una buona dose di adrenalina "in combo" con le inquadrature, peraltro magistrali, segno di un'esperienza che oramai ha ben poco a che vedere con lo stile rozzo seppur efficace del primo Rodriguez, e risultano infatti raffinate e dinamiche, seppur in quel tripudio al sangue che caratterizza in buona parte il film.
Ottima la scelta di far recitare il meno possibile Steven Seagal, il quale poteva risultare l'anello debole del film, con quel suo faccione inespressivo, ma che contrariamente a ogni previsione si adatta perfettamente al suo ruolo di rude e malvagio trafficante di droga messicano.
Il film, sangue ed esplosioni a parte (neanche quelle mancano, la prima ad appena 8 o 9 minuti dall'inizio del film), è in grado di lanciare pesanti messaggi di critica sociale e politica(il senatore estremamente razzista, il cui piano è quello di "elettrificare" il confine Texas-Messico, al contempo intortato nel traffico internazionale di stupefacenti, la spinosa questione dell'immigrazione clandestina, gli insabbiamenti dei potenti, i gruppi razzisti che formano delle "ronde al confine", e chi più ne ha più ne metta) così fuoriuscendo dal clichè del classico trash movie "atuttosangue" senza un briciolo di trama.
Insomma, da qualsiasi punto di vista lo si veda non si può che apprezzarlo per il capolavoro che è! Interessanti le "scene di anticipazione" per le parti già girate nel finto trailer di Tarantino(inserite TUTTE nello svolgimento del film, che in alcuni momenti sembrano quasi posticcie, mai divenendo però fuori luogo!
Applausi scroscianti e standing ovation in sala, sinceramente non ho mai sentito tanti battiti di mani ad una proiezione... sembrava proprio che lo stesso entusiasmo che mi assaliva durante la visione avesse contagiato tutta la sala!
Come poteva finire una serata così magica, dopo la visione di cotanto film?
Ovviamente con una stretta di mano da parte del sottoscritto prima a Rodriguez, poi a Danny Trejo, condita dal loro autografo sotto lo sguardo ammaliante di Jessica Alba, alla quale ho riservato solo una strizzata d'occhio e un mormorato "well done!"
In pratica?
voto: 9 e 1/2
Ben Cazzada (Ben Fatta, ndR), signori!
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