Di giorno infermiera, di notte paladina della giustizia. O almeno, molto indaffarata a far fuori i cattivi, senza troppo interessarsi della giustizia della legge, ma solamente di quel senso di giustizia superiore che ognuno di noi si porta dentro, dettato in questo caso da una storia di droga che coinvolge la sorella minore.
Coffy (la Pam Grier reginetta della blaxploitation nonché Jackie Brown di Tarantino), eroina pronta a tutto pur di eliminare dalla città spacciatori, papponi, mafiosi e delinquenti di ogni genere e sorta sveste quindi i panni di infermiera provetta per indossarne i pochi richiesti dalla sua copertura: la prostituta.
Qual modo migliore di entrare nel cuore di un'organizzazione criminale se non quello di entrarne a far parte per poi sgretolarla dall'interno?
Ma nonostante Coffy non ci metta molto a seminare il caos nella malavita, dovrà fare i conti anche con la corruzione di poliziotti e politici, sempre pronti a sporcarsi le mani pur di riempirsi le tasche.
Scritto e diretto da Jack Hill (lo stesso che risulta essere uno degli scrittori e registi de "La Vergine di Cera" solitamente attribuito a Roger Corman, e che con Pam Grier ha già lavorato in The Big Bird Cage, The Big Doll House e che un anno più tardi sfornerà Foxy Brown), è un classico film sul genere "blaxploitation" con una trama non particolarmente originale né articolata, ma che si lascia vedere, grazie soprattutto al buon lavoro svolto dagli attori, non da oscar ma convincenti al punto giusto; tra questi è interessante notare come il cast riservi delle piacevoli sorprese, come King George, interpretato da Robert DoQui, l'agente Reed della trilogia di Robocop e William Elliott, già visto in Night of the Lepus (meglio noto in Italia con il titolo "La Notte della Lunga Paura").
Sottotitoli in italiano disponibili qui
Coffy al suo "colloquio" con il pappone King George |
Sottotitoli in italiano disponibili qui
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