giovedì 13 maggio 2010

Zombie: Dubbi e perplessità

Continuo a ripeterlo, perché trovo che sia un concetto fondamentale: poiché non esiste nessuna documentazione ufficiale né tantomeno fonti complete a riguardo, la figura dello zombi non è ben definita e dal tentare di cercare informazioni a riguardo possono sorgere non pochi dubbi.

Normalmente consideriamo gli zombi come esseri umani che, dopo la morte, riprendono a muoversi andando in cerca di carne umana di cui cibarsi. Ma è sempre così? I meno attenti potrebbero dire di sì.
Infatti, si tratta sempre per forza di esseri umani o il morbo può trasmettersi anche agli animali? Diverse sono le fonti che avvalorano la teoria del contagio animale, ma anche qui, possiamo essere certi che gli effetti sull'uomo e sugli altri esseri viventi siano gli stessi?
Inoltre, si tratta sempre di morti? Nella tradizione haitiana, ad esempio, gli zombi non sono morti, ma esseri umani privati della propria volontà, mentre con lo sviluppo del mito cinematografico si va verso l'idea del morto vivente.
Se la modalità in cui lo zombi diventa tale, è vero anche che l'eziologia in sé non è molto chiara.
Se ci concentriamo infatti sempre sugli zombi voodoo, la causa è una stregoneria con la quale viene tolto alla vittima il raziocinio, pur rimanendo sano fisicamente; andando invece ad esaminare quelli che sono gli zombi della tradizione cinematografica post-Romero, noteremo che si tratta di una qualche forma di contagio, che è la causa ormai considerata primaria.
E volendo addentrarci nel campo del "morbo" anche qui troviamo che questo può essere di origine sconosciuta, artificiale (derivante da esperimenti prevalentemente a scopi militari) o ancora possiamo trovare un misto tra la stregoneria, in cui quindi i morti tornano in vita a causa di una maledizione, e il virus, che contagia chi viene morso trasformandolo a sua volta in morto vivente.

La questione del contagio verrà esposta, a breve, separatamente.

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