Visualizzazione post con etichetta Burton. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Burton. Mostra tutti i post

venerdì 13 agosto 2010

Tim Burton: Alice in Wonderland


Questo film è pietoso. Ora vi spiego il perchè.


Circa un anno prima della sua uscita nei cinema (quindi marzo 2009) iniziò a girare in rete un'immagine che raffigurava il Cappellaio Matto impersonato da Johnny Depp.



Dovete sapere che chi sta scrivendo questa recensione è una persona a dir poco ossessionata dal romanzo di Lewis Carroll "Alice's Adventures in Wonderland/Through The Looking Glass", inoltre ho trovato che il make-up fosse assolutamente azzeccato per il personaggio, un misto di follia e allucinazione, per esempio gli occhi con le pupille dilatate tipiche dei cappellai in epoca vittoriana che erano abituati ad usare mercurio nel fabbricare i cappelli di feltro e l'etichetta sul cappello 10/6 ovvero 10 scellini e 6 pence. "Molto promettente e fedele alle illustrazioni di Tenniel!", ho pensato.
Se poi aggiungiamo il fatto che sia Tim Burton a dirigerlo allora viene da pensare che nessun altro regista sarebbe stato più adatto a dar vita a quel romanzo così difficile e unico da diversi punti di vista.

L'attesa per l'uscita del film diventò sempre più frenetica mese dopo mese fin quando iniziarono a trapelare alcuni dettagli circa il cast e la trama. Sul cast ho poco da obbiettare: Crispin Glover è un attore con grandi capacità, ma impersonando il Fante di Cuori (personaggio non presente nel romanzo) non viene resa dovuta giustizia al suo talento. Passi anche la moglie di Burton Helena Bonham Carter nel difficile ruolo della Regina di Cuori. Sul ruolo di Alice sarebbe stato più apprezzata un attrice leggermente più carina di Mia Wasikowska.
Ma riguardo la trama? E qua le noti si fanno molto dolenti...
L'adattamento del romanzo e quindi la sceneggiatura fu data a Linda Woolverton, famosa per le sceneggiature dei cartoni della Walt Disney "La Bella e la Bestia" e "Il Re Leone". Iniziai a pensarci su e qualcosa mi lasciava perplesso...ah si! ora ricordo...sarebbe stata la Walt Disney Pictures a produrre il film.
Qui inizia il baratro: il genio di Tim Burton che non dà limiti all'immaginazione sarebbe stato influenzato pesantemente da tale casa di produzione, al punto tale da domandarsi se si tratti dello stesso regista di Beetlejuice o Edward Mani di Forbice.
La sceneggiatura rasenta il ridicolo, stravolgendo completamente la trama del romanzo e traendo solo alcuni spunti da quest'ultimo. Un miscuglio di situazioni si intrecciano in modo caotico, scene fedeli al libro si contrappongono ad altre completamente inventate di sana pianta dalla signora Linda, personaggi protagonisti dell'opera di Lewis Carroll come il Brucaliffo oppure i gemelli Pinco & Panco scendono in secondo piano e, in particolar modo, gli ultimi sfiorano l'imbarazzo sia per rappresentazione che essenza.
Io, che attendevo impaziente la famosa scena di Alice che dialoga con il Brucaliffo, resto inorridito da quella del film in cui lui dice due cose riguardo ad un calendario e poi svanisce nel nulla......eh???
Poi però mi sono detto: "Magari la scena di Pinco & Panco che raccontano ad Alice la storia sarà fedele", restando poco dopo nuovamente deluso. Meglio a questo punto che non parlo dello Stregatto. Le illustrazioni del romanzo curate da Sir John Tenniel sembrano non esser state nemmeno prese in considerazione.

Se dovessi elencare tutte le scene deludenti e non fedeli all'originale credo che risulterei prolisso in modo assurdo, quindi vedrò di riassumere.
Il film non c'entra nulla con il romanzo se non per due o tre scene, una grande pecca è la scelta di averlo girato in stereoscopia e non nel modo più canonico, c'è da dire però che avrebbe avuto le sue potenzialità questa scelta di regia per una mente come Tim Burton se solo non fosse stato influenzato dalla casa di produzione.
La sceneggiatura è un insulto a Lewis Carroll, sembra che Linda non abbia colto un briciolo di essenza del romanzo.
Il duello con il mostro Jabberwocky è inguardabile, pare un combattimento in stile Tekken. Il Cappellaio Matto che danza come Michael Jackson nella danza della deliranza è la cosa più imbarazzante dell'intero film.

Lo spirito del romanzo che fine ha fatto? Quel misto di disorientamento, di nonsense e di inquietudine che hanno caratterizzato uno dei libri più letti e conosciuti al mondo.
Una profondissima delusione mi ha colto all'uscita dal cinema, Burton che non è Burton, solo l'interpretazione di Johnny Depp è salvabile e qualche scenografia di alcune scene.
Difficile era rendere bene l'essenza del romanzo, del mondo che Carroll aveva creato con la sua mente da matematico, ma tra la mediocrità e l'eccellenza esiste una via di mezzo. Potrei essere sul punto di reputare più fedele il film in stop motion "Alice" di Švankmajer (consigliatissimo tra l'altro, almeno si ritrova l'elemento d'inquietudine).
Personalmente me ne frego degli effetti speciali e visivi, mi bastava un film con la trama più fedele possibile al romanzo e l'uso di  stop motion come per Beetlejuice o Nightmare Before Christmas. Non è chiedere troppo, forse anche lo stesso Burton l'avrebbe voluto.

Voto: 4

lunedì 9 agosto 2010

Tim Burton: Beetlejuice



Nel 1988 esce questo secondo lungometraggio di un esordiente Tim Burton ed è curioso pensare che in questo film troviamo già tutti gli elementi visivi che l'avrebbero consacrato anni dopo (Edward Mani di Forbice, Batman, Il Mistero di Sleepy Hollow) come uno dei registi più brillanti di sempre.
Tradotto in italiano come "Spiritello Porcello" non rendendo la dovuta giustizia a quel Beetlejuice (succo di scarafaggio) che ben rende l'idea di un film così fuori dal comune.
Trascinati dalle note pompose di Danny Elfman veniamo trasportati in un idilliaca cittadina statiunitense nel New England, dove sul monte antistante il paesetto si trova la villa dei coniugi Maitland impersonati da un giovane e magro Alec Baldwin (Adam Maitland) e Geena Davis (Barbara Maitland).
Adam passa il tempo costruendo in miniatura la cittadina in cui abita e Barbara si occupa delle faccende domestiche. Un giorno, dopo esser scesi in città a far compere, sulla strada del ritorno hanno un incidente con la macchina e finiscono nel fiume sotto il ponte. Tornati a casa scoprono di essere fantasmi dopo aver trovato sul tavolo il libro "Manuale del Novello deceduto", sono capaci ora di compiere azioni e gesti impensabili, inoltre se provano a uscire di casa si ritrovano su un pianeta deserto abitato dai temibili serpenti delle sabbie.
Nel frattempo la loro villa viene comprata da una famiglia di New York, i Deetz, che interrompe la loro vita "tranquilla" da fantasmi; quindi Adam e Barbara cercano in tutti i modi di spaventarli ma con scarsi risultati. Solo la figlia adottiva Lydia (Wynona Ryder), una bambina dark che pare eternamente depressa, sembra riuscire a vederli e cerca di aiutarli.
Nonostante gli avvertimenti di Juno, una vecchia che dà le direttive nell'aldilà, i coniugi Maitland invocano l'aiuto del bio-esorcista Betelgeuse (impersonato da un fantastico Michael Keaton), un demonio con alcune rotelle fuori posto che si occupa di eliminare i viventi assicurando ai morti pace e benessere.
Imperdibile quindi la scena in cui Adam e Barbara si impossessano dei corpi dei coniugi Deetz e li costringono a ballare sulle note della famosa canzone Day-O (Banana Boat Song) di Harry Belafonte al fine di spaventarli, ma il risultato è esattamente l'opposto.
Quindi subentra Betelgeuse che sottoforma di un enorme serpente spaventa tutti i presenti e giunto al punto di uccidere i Deetz viene fermato all'ultimo momento da Barbara, poco prima della strage.
Tornati nell'aldilà, Adam e Barbara vengono rimproverati da Juno che li aveva avvertiti di non immischiarsi con gli affari poco puliti del suo ex assistente Betelgeuse. Dopo aver superato una "prova di spavento" deformandosi la faccia, i due coniugi sono pronti per tornare nella casa e sistemare una volta per tutte la faccenda.
Ad aspettarli c'è Othi, un eccentrico amico intimo della signora Deetz (Catherine O'Hara) che si è imposessato del "Manuale del Novello deceduto" ,e dopo aver catturato Adam e Barbara, è in procinto di esorcizzarli (un procedimento mortale per gli spiriti). Lydia quindi invoca Betelgeuse affinchè sistemi le cose, ma non senza imprevedibile conseguenze...

Personalmente lo reputo il capolavoro di Burton, la sua fantasia qua è al massimo e tramite effettivi visivi riesce a giostrarsi perfettamente tra momenti di pura commedia ad altri di carattere horror. Per tutta la durata del lungometraggio siamo immersi in una fiaba che solo Tim è capace di immaginare, avvalendosi di due bravi e adatti Alec Baldwin e Geena Davis, una giovanissima e promettente Wynona Ryder ed infine un eclettico e pazzo Michael Keaton nel ruolo del folle Betelgeuse.
Se vi è piaciuto Nightmare Before Christmas ed Edward Mani di Forbice, questo film fa per voi. La genesi di alcuni "mostri" tipici dell'immaginario di Burton sono qui presenti per la prima volta, animati da uno stop motion dall'indubbio effetto.
E per concludere giusto due parole riguardo la colonna sonora ispirata composta da Danny Elfman, che dopo questo film firmerà un sodalizio di collaborazione con Tim che dura fino ad adesso.
Difficile rendere bene a parole la mente visiva di Burton, posso solo consigliarvi vivamente di guardare il film e di apprezzare l'humor nero che ha sempre caratterizzato la sua filmografia.

Voto: 9

I coniugi Maitland assieme a Betelgeuse


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...