Scrivo fresco di ricordi ed a un'ora per me solitamente improponibile perché voglio esprimere il mio disappunto per questa esperienza appena svolta.
La storia inizia ieri (ormai, l'altro ieri) sabato 17 aprile, quando veniamo a conoscenza, tramite
Bloodbuster della presenza di Enzo G. Castellari a questo fantomatico festival di periferia e decidiamo, non senza pensarci un po', di organizzarsi e partire. Del resto non è una decisione che normalmente si prende con tanta leggerezza, parliamo pur sempre di fare Trieste - Brescia andata e ritorno senza fermarsi a dormire...
Ma per Enzo e per la presentazione in anteprima del suo nuovo film, questo ed altro!
Ecco, sì, Enzo...
Tralascerò i dettagli del viaggio, siamo partiti in 3 da Trieste, per raccogliere gli altri due sventurati compagni di viaggio a Padova (dove li lasceremo anche poi al ritorno) e con i soliti piccoli problemi di orari, pasti e location, arriviamo, appunto con un po' di ritardo rispetto all'inizio dell'evento.
Entriamo in sala ed assistiamo alla proiezione di due spot, presumibilmente degli anni '50 - '60 dei salumi
Negroni che hanno per protagonisti dei cowboy... (se non mi sbaglio si tratta del "ricordo del regista
Angio Zane, riportato in programma) molto western, molto simpatici, ci fanno divertire e così iniziamo bene; anche se, mannaggia, siamo arrivati tardi e ci siamo persi l'intervento di Castellari! Ma perché non lo vediamo in sala?
Si prosegue poi con le premiazioni e la proiezione dei corti vincitori.
Non me ne voglia chi fa parte dell'organizzazione, ma non ho idea di quali fossero i vincitori, ricordo solo che si trattava di uno spagnolo, con il suo "
The Perfect Immigrant" (che, sarò sincero, non mi è piaciuto) e di un ragazzimo di 15 anni, al quale farei volentieri i miei complimenti, se potessi, per il suo corto con protagonista un pupazzo di un papero che cerca disperatamente di riunirsi al suo amico cagnolino, chiuso in un sacco probabilmente destinato al cassonetto. Toccante, se preso con il giusto spirito, e tecnicamente ben realizzato, se consideriamo da chi è stato fatto.
Finalmente il momento tanto atteso, la proiezione di "Quel Maledetto Treno Blindato" di Enzo G. Castellari. Quel Maledetto Treno Blindato? Abbiamo fatto più di 300km per vedere Carribean Basterds e vogliono proiettare Quel Maledetto Treno Blindato? C'è qualcosa che non va.
Dopo la presentazione della pellicola, mi faccio coraggio, alzo la mano per chiedere delucidazioni in merito e mi viene risposto dal presentatore della serata che quello era un programma vecchio, che è stato cambiato perché Castellari non ha presenziato e che avrebbe appunto dovuto portare lui la pellicola in quanto inedita.
Ora, vorrei dire, posso capire che non avremmo dovuto fidarci di Bloodbuster (che ancora riporta il programma vecchio, e lo sponsorizza su facebook) e avremmo dovuto controllare sul sito ufficiale del festival (per quanto scarno e privo di recapiti) ma anche lì, a voler ben vedere, è assicurata la
presenza del regista, che quindi non solo non ha portato l'anteprima del film appena ultimato, ma non ha nemmeno presentato il nuovo western "Gli Implacabili".
Insomma, passi che non è stato proiettato il film perché non l'ha portato, ma potevano almeno eliminare del tutto la notizia di una sua presenza al festival... o poteva far comodo attirare gente con l'inganno?
Sta di fatto che siamo rimasti amareggiati, siamo partiti alle 16.30 da Trieste e siamo tornati alle 4.30, 12 ore giuste giuste, di cui circa 3 in sala, gran parte delle altre in auto.
Bilancio personale: 35€ spesi per vedere un film già visto (con lo stesso regista in sala, presentato da lui, al Science+Fiction di Trieste
non molto tempo fa) e che ho in dvd (in una
bellissima edizione, tra l'altro, e che ho avuto la fortuna di riuscire a farmi autografare), guidato per quasi 700km (o forse anche un po' di più, contando i tragitti fatti in centro città, tra Trieste, Padova e Brescia) e un'estrema delusione.
Ma soprattutto, di chi è la colpa? Mi piacerebbe scoprirlo, ma credo che non sarà così facile...
Comunque abbiamo deciso di partecipare anche noi l'anno prossimo, almeno potremmo dare un senso a questo lunghissimo viaggio.