La coppia Scorsese + Leonardo DiCaprio colpisce ancora una volta nel segno (Gangs of New York e The Departed) e ci regalano un thriller psicologico di notevole fattura.
Il film si svolge nel 1954 e inizia con due agenti federali, Edward "Teddy" Daniels (Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule, che vengono mandati su Shutter Island all'Ashecliff Hospital, un ospedale psichiatrico di massima sicurezza specializzato nel curare i criminali malati di mente.
Il loro compito è investigare sulla scomparsa di Rachel Solando, una paziente misteriosamente scomparsa dalla sua stanza blindata che in passato era stata ricoverata per aver affogato i suoi tre figli, ma nonostante ciò è convinta di trovarsi ancora a casa sua insieme ai figli.
Per l'agente Edward Daniels inizierà una ricerca assidua che verrà ostacolata dal primario dell'ospedale John Cawley (Ben Kingsley), col passare del tempo misteri e il passato di Edward verranno a fargli visita e dovrà scontrarsi non solo con la realtà di Shutter Island, ma anche con se stesso...
Incredibilmente ispirato, magistralmente diretto e perfettamente interpretato. DiCaprio ancora una volta ci dà prova delle sue doti da attore, perfettamente a suo agio nel ruolo che ricopre in questo film. L'interpretazione di Ben Kingsley come primario dell'ospedale è da oscar come miglior attore non protagonista.
Per tutta la sua durata il film ci fornisce sporadici tasselli che ci dovrebbero aiutare ad immaginare il finale, un finale sconvolgente e drammatico che difficilmente ci si può aspettare.
Scorrevole ed enigmatico sono due termini chiave per descriverlo, il primo aggettivo è fondamentale dal momento che il rischio maggiore per film del genere è quello di scadere nella lentezza e nella noia.
Una nota positiva al film va per l'ambientazione che rende benissimo lo stato d'animo del protagonista e, più in generale, dell'essenza del film. Shutter Island è un'isola impervia, fredda e circondata da un mare mosso e freddo che spesso si avventa senza pietà sull'ospedale. Il colore predominante è il grigio che dà una sensazione di staticità e di solitudine.
Il tema ricorrente del sogno, dell' uno contro tutti, delle domande senza risposta e della spasmodica ricerca di qualcosa che sembra non sia mai successo si intrecciano alla perfezione grazie alla regia di Scorsese.
Forse l'unica nota storta è finale un pò troppo lungo, ma che rivela l'intera architettura della trama e toglie via tutti i possibili dubbi.
Consiglio vivamente questo film a chiunque sia appassionato o interessato ai thriller psicologici, verrete soddisfatti sotto qualsiasi punto di vista.
Voto: 8/9
Da sinistra verso destra: il primario John Cawley (Ben Kinsgley), l'agente Edward Daniels (Leonardo DiCaprio) e l'agente Chuck Aule in una scena del film. |
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