Breve Sinossi
Nel 2089 una coppia di archeologi scopre un indizio sull'origine della razza umana, questa scoperta li porterà ad esplorare su un remoto satellite una struttura piramidale al cui interno si cela la verità su come il DNA umano comparve sul pianeta Terra.
Recensione
Il progetto inizialmente fu concepito come un prequel di Alien, ma ben presto Prometheus divenne l'intento per qualcosa di più esteso, l'ambizione di Ridley Scott fu quella di dirigere un film che potesse fungere da ponte tra la saga di Alien e tra un film "fanta-mitologico" sull'origine della razza umana.
Il film riesce pienamente nell'intento di colmare le lacune della saga e nel contempo a sviluppare una trama parallela (quella principale) che si discosta dall'universo di Alien e si concentra sul come la razza umana abbia avuto origine (Scott si avvale della Teoria della Panspermia, durante il film scopriamo qual'è stata la fonte che distruibuì il DNA primordiale sul nostro pianeta).
Avvalendosi inoltre delle tecnologie di ripresa post-Avatar, Scott ci presenta scenografie che tolgono letteralmente il fiato, ci introduce ad elementi figurativi maestosi e solenni, grazie anche alla collaborazione con l'artista Giger (già collaboratore come visual artist in Alien e Aliens), per quasi due ore la colonna sonora ci guiderà attraverso scene d'azione spettacolari e momenti di pura suspance.
Alla fine lo spettatore potrà dirsi soddisfatto perchè con un ritmo entusiasmante scoprirà nuovi elementi man mano che il film prosegue, i principali interrogativi verranno risolti e alla fine se ne aggiungeranno di nuovi, lasciando un finale aperto che fa sperare in un sequel che possa indagare ulteriormente su un Mondo (quello di Alien, degli Space Jockey che in Prometheus sono gli assoluti protagonisti) che lo stesso Ridley Scott ha definito già nel 1979 e che dopo 33 lunghi anni ci esalta ancora.
Voto: 9/10
PS: ho scelto di non voler spoilerare nulla, poichè il film ad ogni scena descrive elementi nuovi (di natura organica e inorganica, a buon intenditore poche parole) e siccome il fine ultimo del film è di dare spiegazioni, evito di rovinarvi la sopresa. Spero solo che in questa mia breve recensione (forzatamente breve, vedi sopra) troviate lo stimolo in più per andarlo a vedere (il 19 ottobre in Italia, ma in altri paesi quest'estate) e vi assicuro che resterete con gli occhi fissi sullo schermo per tutta la durata del film.
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