Pumpkinhead (inedito in Italia, come pure il suo seguito del 1995) è il primo film di una saga horror che ne comprende altri tre (Pumpkinhead 2: Blood Wings, Pumpkinhead 3: Ceneri alle Ceneri e Pumpkinhead 4: Faida di Sangue).
Introduco brevemente il regista, si tratta di colui che si è occupato degli effetti speciali di Alien (e i suoi seguiti), Terminator e Jurassic Park, ma la sua filmografia vanta altri numerosi blockbusters (Predator, Terminator Salvation e di recente, poco prima della sua improvvisa morte, Avatar). Nel 1988 decide si mettersi dietro la cinepresa per dar vita a un tipico horror anni '80 che diverrà ben presto un cult nel genere.
Protagonista della pellicola è Lance Henriksen (l'androide Bishop della saga di Alien), un ortofrutticolo che gestisce una piccola bottega sulla strada, nei pressi di un bosco, assieme al piccolo figlio Billy. Un giorno un gruppo di ragazzi intenti a fare delle esecuzioni in motocross nei pressi della bottega, accidentelmante investono il piccolo Billy che da lì a poco morirà. Il padre, cieco di rabbia e voglia di vendetta si rivolgerà ad una vecchia strega, di nome Haggins, che vive isolata sulle montagne antistanti il bosco, per evocare Pumpkinhead affinchè dia la caccia ai ragazzi...
Preannunciata a grandi linee la trama (nulla di troppo complesso, ma nemmeno troppo scontata come avrete modo di vedere nel corso del film), ora vanno spese un paio di parole per quanto concerne lo stile e soprattutto gli effetti speciali.
Chiaramante Stan Winston impronta l'intero film su atmosfere spettrali e tenebrose, un bosco avvolto dalla nebbia e alcune baite sperdute in esso sono il teatro degli squartamenti di Pumpkinhead, ma chi è costui? Winston ha dato vita ad un mostro soprannaturale, le cui sembianze ricordano molto l'Alien di Ridley Scott. Pumpkinhead ha un preciso ruolo nell'intera saga, esso giace in forma embrionale in un vecchio cimitero costruito sopra un campo di zucche, la strega Haggins (spaventosa anch'essa!) ha il potere di evocarlo affinchè possa vendicare un torto subito da un altro uomo (l'evocatore). In soldoni, Pumpkinhead punisce colui o coloro che hanno fatto del male alla vita di una persona.
Personalmente il film mi è piaciuto molto, la prima parte della pellicola ci introduce a quella che sarà un continuo crescere di tensione e uccisioni spietate, ma già nell'incipit potremmo farci un'idea di che sembianze abbia Pumpkinhead. Winston ha imparato dai registi per cui ha lavorato a esser in grado di trasmettere allo spettatore un senso di ansia, facendo comparire Pumpkinhead nei modi meno sospettabili, di grande impatto sicuramente.
In conclusione, mi sento di dire che si tratta effettivamente di un cult del genere, una mezza trasposizione di Alien in un bosco, circondato da un'aurea di magia, fiaba e morale.
Nessun commento:
Posta un commento