martedì 16 novembre 2010

Marvin Kren: Rammbock

Una produzione per la tv nazionale tedesca, frutto della passione e del lavoro di un gruppo di giovani, della durata di appena un'ora, dalla qualità grafica non eccelsa ma che sa stregare il pubblico.
E mi chiedo perché, visto che la storia non è originale, non ci sono spunti interessanti e i personaggi sono così così. Però alla gente presente in sala è piaciuto.
Sarà che di film sugli zombi ormai ne ho visti a pacchi, sarà che non mi faccio incantare facilmente da un accenno di romanticismo e non esplodo di gioia quando il protagonista da sfigatello che pareva all'inizio, si fa rispettare e prende la situazione in pugno.

C'è un ragazzotto cicciottello che va a casa della sua ragazza, trasferitasi all'improvviso senza dare spiegazioni, nella speranza di farla tornare da lui. All'improvviso un'invasione di zombi. Di quelli che corrono, quindi se anche voi come me siete dei puristi del genere, già qui c'è da storcere il naso. E volete non storcerlo anche quando esce sulle scale a recuperare il cellulare che gli era caduto poco prima? Vabbè, insomma, rimane chiuso nell'appartamento con un giovane apprendista idraulico che stava facendo dei lavori in casa della ragazza, che non si trova.
Poco alla volta i vari condomini del palazzo cercheranno di unire le forze per scampare al contagio e sopravvivere il più a lungo possibile.

L'ho già detto e lo ripeto: niente di nuovo sotto il sole. Però se capita gli si può anche dare un occhio.

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