Dalla penna di Quentin Tarantino nasce questa assurda produzione che vede Oliver Stone alla macchina da presa e Woody Harrelson e Juliette Lewis nei ruoli di protagonisti, indaffarati durante tutta la durata della pellicola a mietere vittime scorrazzando per l'America apparentemente senza alcun buon motivo.
Ciò che li spinge a commettere efferati omicidi sono le rispettive infanzie difficili, Mickey (Woody) in seguito alla morte del padre (e di questa accusato) e Mallory (Juliette) che ha passato l'intera giovinezza a subire le violenze del padre (queste mostrate con l'espediente a dir poco geniale di essere camuffate da sit-com con tanto di risate finte e riprese a telecamera fissa).
L'incontro tra i due giovani li porta all'omicidio dei genitori di Mallory e ad una fuga colma di passione e di sangue attraverso gli Stati Uniti durante la quale la loro voglia di violenza non tenderà a scemare ma anzi si farà sempre più estrema e farà sì che il miglior poliziotto del paese si metta sulle loro tracce per fermarli. E ci riuscirà, ma sarà proprio il loro arresto che li farà entrare nel vivo dell'azione, in cui il film prende una piega più seria e quasi filosofica, interrompendo la lunga serie di scene di violenza tra loro spesso sconnesse e apparentemente insensate. Sarà infatti qui, in carcere, che capiremo meglio i pensieri di Mickey e lo seguiremo nei suoi contorti ragionamenti a cavallo tra il genio e lo schizoide.
L'uso continuo di ellissi, il salto da un luogo all'altro, dal passato al futuro, la mancanza di continuità nelle vicende nella prima metà del film possono farlo risultare poco digeribile anche e soprattutto perché la trama stenta a delinearsi e soltanto nella seconda parte si inizia a capire dove si voglia andare a parare e anche qui, nel finale, lo spettatore rimane dubbioso e in attesa di sviluppi che non arriveranno.
Sono invece estremamente interessanti i personaggi poco realistici e volutamente esagerati nell'aspetto, nei comportamenti e negli atteggiamenti, che rendono ancora più grottesche le situazioni già di per sé esageratamente cruente e la mano di Tarantino si vede eccome.
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