mercoledì 30 giugno 2010

M. Neveldine & B. Taylor: Gamer

Leonida contro Dexter: chi avrà la meglio?

Stiamo parlando, come molti avranno capito, di Gerard Butler (Leonida in 300) e Michael C. Hall, meglio noto al grande pubblico per la serie TV Dexter.

Il primo è un detenuto, condannato alla pena capitale per omicidio, il secondo l'inventore di un videogioco che possiamo considerare l'evoluzione di Second Life, nel quale attraverso collegamenti cerebrali ognuno può prendere il comando del corpo di una persona in carne ed ossa che fungerà da vero e proprio avatar, per poter interagire con gli altri personaggi - anch'essi esseri umani autentici - del videogame. Ed è proprio da questo videogioco che se ne sviluppa un altro, sempre dallo stesso ideatore, nel quale i carcerati diventano i protagonisti di un teatro di guerra, prestando i loro corpi a scontri a fuoco nei quali vengono guidati da giocatori che, se dotati di sufficiente abilità, li guideranno verso la vittoria e la libertà.


Ma come sempre, c'è qualcosa di losco sotto tutto ciò e forse lo spartano del futuro è stato giudicato per un crimine che non ha commesso, magari qualcuno voleva liberarsi di lui perché ritenuto un elemento scomodo, una pedina che ostacolava i suoi piani...

L'idea di base non è niente male, ma una volta entrati nel vivo dell'azione, si svolge tutto troppo frettolosamente, il cattivo di turno spiega il suo piano per la conquista del mondo nel classico stile James Bond, quando ormai è sicuro che non possa succedergli niente e che nessuno gli si possa opporre. Ma si sa che qualcosa accade sempre e in qualche modo l'astuzia o i muscoli hanno la meglio sui malvagi.
Del resto, "I cattivi perdono sempre: anche oggi negli anni '80" [cit] e aggiungerei anche oggi negli anni duemila.

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